Shantidas, un saggio nell’azione
Ho incontrato Shantidas e Chanterelle nell’estate del 1971, a La Borie Noble, dove ero andato a seguito della lettura del suo libro L’homme libre et les.ânes sauvages (L’uomo libero e gli asini selvaggi) che mi aveva profondamente interpellato mentre ero in Algeria per il mio servizio nella cooperazione.
Tutto ciò che emanava da quell’uomo e dalla sua comunità dell’Arca, mi pareva respirasse la rettitudine, la giustizia, la legittimità, sia nell’azione che nell’atteggiamento e il pensiero. La non-violenza d’ispirazione gandhiana era un‘esigenza di pratica quotidiana in tutti i campi della vita… Una potenza di impegno e di testimonianza che mi ha toccato profondamente e di cui tutt’oggi mantengo impronta e memoria. Ho molto amato i miei soggiorni alla comunità dell’Arca e ne sono molto grato.
Ecco la mia risposta ad un amico che mi ha recentemente inviato i suoi auguri per il 2018 con le parole : "Paix, Force et Joie" (Pace, Forza e Gioia) :
"Grazie davvero ! Mi ha emozionato ritrovare una formulazione che, a suo tempo, veniva pronunciata ogni giorno nei nostri scambi ed incontri, quelli all’interno dell’ordine dell’Arca, con il grande “Shantidas”, alias Lanza del Vasto.
- Pace, quella di mettere calma, attenzione, comprensione, dentro di sé e attorno a sé, al fine di operare cambiamenti giusti e necessari.
- Forza, quella di rafforzarsi interiormente, di tenersi eretti, in una verticale radicata per poter affrontare con intenzione e determinazione ciò che è ingiusto e illegittimo.
- Gioia, quella che, a-causale, vibra naturalmente in noi come risultato degli apprezzamenti convergenti della vita.
Di rimando e attraverso tutte le nostre lotte, in particolare per l’ambiente, auguro anche a te questa Pace, questa Forza e questa Gioia !"