Shantidas
(traduzione libera della poesia scritta per raccontare il suo incontro con Shantidas)
E’ in questa vecchia terra della Linguadoca che un giorno incontrai Shantidas, Servitore di Pace*. Nella mia memoria lo vedrò sempre così, seduto davanti all’ovile nell’ora del tramonto. Mi apparve allora come un patriarca tornato dal passato per suonare il rappel (il richiamo), poiché i tempi erano maturi per risalire nell’Arca e, certamente per ognuno di lasciare la propria cappella.
“Rivoluzione senza rivoluzione interiore non è che un buco nell’acqua. Prima di cambiare il mondo, prova a cambiare te stesso, dove il male abbonda. Niente in verità è superiore all’Amore. La Carità inizia da sé-medesimi. Delle future messi questo è il seme”
*Questo nome è stato dato a Lanza del Vasto (1901-1981) da Gandhi (1869-1948), quando viveva presso di lui, tra il febbraio e l’aprile del 1937, durante il viaggio in India di cui parla nel suo libro “Pèlerinage aux sources”(Pellegrinaggio alle sorgenti), Denoël 1943.