Quel grande signore
Ho scoperto Lanza del Vasto attraverso il suo libro Principes et Préceptes du retour à l’évidence (Principi e precetti per un ritorno all’evidenza), che un’amica mi prestò negli anni 70. I testi pieni di poesia mi toccarono molto, le parole cresciute interiormente nei pellegrinaggi sulle strade del mondo, l’essenziale della vita in qualche frase… Parole scatenanti per la mia vita!
Poi incontrai Lanza per la prima volta a Sometan, un centro protestante nel Giura svizzero dove dava una conferenza. Non ricordo il titolo della conferenza ma il suo contenuto mi colpì profondamente: “è questo quello che voglio vivere , mi dissi. Sono andata quindi a visitare la comunità dell’Arca a La Borie-Noble e un giorno che lavoravo in cucina una compagna entra e chiede “C’è qualcuno fra i tirocinanti che ha una macchina e può accompagnare Shantidas dal dentista a Lodève ? Alzo timidamente la mano ed eccomi autista per quest’uomo immenso…che fatica non poco a piegarsi in quattro per entrare nella mia piccola R6 !
Il viaggio andò bene. Questo uomo grande che m’impressionava fu molto abbordabile e gentile con me. Mi chiese da dove venissi e gli risposi: la Franca Contea. “Ah, conoscete forse il mio amico Luc Dietrich ? dovete leggere il suo libro “Le bonheur des tristes…”( La felicità dei tristi). Cosa che feci in seguito. Questo è stato il mio incontro personale con questo “grande signore”!