Poetica e Profetica

Claire Lasserand (1923)

Il personaggio di Lanza del Vasto rappresenta per me un importante ricordo della mia gioventù in Svizzera, quando, con un amica, scoprimmo la sua prosa poetica che mi colpì immediatamente per la sua bellezza e la sua profondità profetica.  Ho ancora il poema Litanies à la Vierge (Litanie per la Vergine) che lei aveva copiato per me dal libro La Marche des rois (Il cammino dei Re Magi).

Quando ero una studentessa, nel 1946, a Parigi, sempre un ammiratrice della sua poesia, andai ad incontrarlo partecipando, nella cripta della chiesa di San Paolo, ad un incontro che mi parve allora quasi segreto, nel corso del quale Lanza del Vasto commentava i Vangeli per un gruppo ristretto di assidui, seduti per terra attorno a lui, con sua madre presente, degnamente seduta sull’unica poltrona. Strinsi solo la mano dell’oratore, pietrificata dalla mia timidezza.

Mi ricordo anche di una riunione ufficiale organizzata a seguito dell’assassinio di Gandhi il 30 gennaio 1948, per rendergli omaggio. Ci andai, certa di incontrare Lanza del Vasto, dato che sapevo del suo impegno per la nonviolenza a seguito della sua permanenza presso Gandhi. Infatti era presente, e ne fui felice malgrado la tristezza della circostanza.