O ideale !”
Ho conosciuto Lanza del Vasto grazie a un paio di conferenze che diede a Barcellona e due libri impressionanti che acquistai in quella occasione: “La Montée des âmes vivantes” (La salita delle anime viventi) e “ l’Homme libre et les Ânes sauvages”(l’Uomo libero e gli Asini selvaticii). Mi permisero di passare quindici giorni alla comunità dell’Arca. Fu una rivelazione! Ho scoperto a un tratto che “l’ideale” non era per forza un’utopia, ma che esisteva una possibilità di vivere in armonia con la natura e in pace con l’umanità, senza violenza. Una coppia che viveva nella comunità mi aiutò a capire meglio il senso di quella vita. Purtroppo avevo solo 18 anni e non potevo rimanere. Appresi poi qualche anno dopo, con grande tristezza della morte del grande saggio, del grande poeta e del grande padre spirituale che è stato Lanza del Vasto.