Nell’opera di Lanza del Vasto la musica occupa un posto essenziale, sebbene discreto e poco conosciuto. Il suo senso dell’armonia non poteva tralasciare questa dimensione così profonda della condizione umana.
Assieme alla sua sposa Chanterelle, dotata di una lunga formazione musicale e di una voce eccezionale, Lanza si è interessato molto presto ai vecchi canti popolari, nonché alla musica medioevale, sia quella religiosa che quella profana. Ha armonizzato numerosi canti antichi, in particolare gregoriani, e composto dei cantici biblici. Ha pure messo in musica diverse sue poesie e il suo teatro presenta dei canti corali estremamente evocatori.
Il Chansonnier populaire, pubblicato nel 1947, seguito da La fileuse à la rose nel 1968, hanno fatto conoscere dei canti di varie regioni della Francia, armonizzati a due o tre voci: "La belle si tu voulais", "Rossignolet des bois", "Entrez la belle en vigne", "Las j’ai rêvé", "Le grand pré de la combe" e altri, che la loro toccante semplicità rende indimenticabili.
Il 33 giri Trouvères, troubadours et grégorien, dove risuona la mirabile voce di Chanterelle, ha ottenuto nel 1959 il Gran Premio del Disco dell’Accademia Charles Cros. Se ne potranno ascoltare qui quattro brani : l’Alleluia di san Giuseppe, quello di san Giovanni Battista e due in onore della Vergine Maria.
L’Alleluia di san Giuseppe
L'Alleluia di san Giovanni Battista
L'Alleluia dell’8 dicembre
L'Alleluia Stabat Sancta Maria
Il 45 giri intitolato L’Arche. Alleluia-Psallite, registrato nel 1969, fa udire le belle armonizzazioni di due canti maggiori della liturgia latina: il Victimae paschali, della festa di Pasqua, e il Veni Sancte Spiritus della festa di Pentecoste, nonché un cantico ritmato e originale, lo Psallite.
Victimae paschali
Veni Sancte Spiritus
Ogni giorno, nella sua camera alta, Chanterelle insegnava il gregoriano a quanti lo desideravano. Durante le feste e i campi estivi il canto svolgeva un ruolo molto importante e conferiva unità. Alcune compagne dell’Arca, quali Clara Cortazar, Laurence Ferrand, Michèle Le Corre, Marie-Pierre Bovy, hanno avuto a cuore di trasmettere questa eredità.
La comunità dell’Arca conserva e perpetua oggi i canti trasmessi dal suo fondatore, pur associandovi canti provenienti da altri orizzonti. La forma modale e il carattere tradizionale di questo patrimonio gli conferiscono unità e gli assicurano una bellezza perenne.
Altri componimenti musicali di Lanza del Vasto saranno prossimamente messi in linea. Confermeranno che questa parte della sua opera, finora poco valorizzata, meriterebbe di essere maggiormente conosciuta e diffusa. I musicologi vi troverebbero materia per studi fruttuosi. L’archiviazione degli spartiti conservati e la loro classificazione sistematica sono in corso d’opera. Chi aiuterà l’Associazione nella realizzazione di questo grande progetto?